Stefano Meroni

Rinsaldando il legame plurisecolare che lega Novara al mare, a partire dall'origine stessa della nostra città, fondata dal popolo dei Liguri, passando per Cristoforo Colombo fino ad oggi, domenica scorsa Novara si è stretta attorno alla sezione novarese dell'ANMI, l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, che celebrava il 50° anniversario della sua costituzione, partecipando alle manifestazioni che si sono susseguite nel corso di tutta la giornata.
Sicuramente suggestiva, nel corso della mattinata, la resa degli onori del Delegato regionale ANMI per il Piemonte Orientale, Raffaele Pallavicini, all'Ammiraglio di Divisione Cristiano Bettini, comandante dell'Accademia Navale di Livorno, al cospetto degli aspiranti guardiamarina del corso "Asgard" di Livorno, del vessillo nazionale ricoperto di medaglie dell'ANMI ed ai tanti emblemi sezionali ANMI, convenuti presso la sede novarese in corso Cavour.
Successivamente il corteo si è sviluppato per le strade cittadine fino a giungere in largo Puccini, presso la cappella dei caduti, dove sono stati resi gli onori ai caduti di tutte le guerre, alla presenza delle rappresentanze dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato e dell'Associazione Arma Aeronautica, del vicesindaco di Novara, Silvana Moscatelli, del Viceprefetto Giovanna Vilasi, dell'on. Gianni Mancuso e delle autorità militari.
La giornata è poi continuata, dopo il rinfresco offerto presso la sala Borsa, con la inaugurazione del monumento eretto sull'Allea e dedicato ad Enea Picchio, comandante del cacciatorpediniere "Saetta", inabissatosi nel canale di Sicilia con la sua nave dopo aver portato in salvo il proprio equipaggio, e per questo insignito della Medaglia d'oro al Valor Militare.
Tra gli interventi delle tante autorità intervenuti, significative le parole di don Fabrizio Polloni, rappresentante del Vescovo, che ha notato come Enea Picchio "si sia contraddistinto non per un atto di violenza contro un avversario, ma bensì per un gesto di altruismo e di solidarietà verso gli altri. Abbiamo bisogno di queste persone".
"Rendere omaggio, attraverso il monumento ad Enea Picchio, a tutti i caduti di mare - ha poi dichiarato nel suo intervento Silvana Moscatelli, vicesindaco di Novara - Novara è città che nel passato e nel presente è legata al mare ed alla sua gente. È un connubio che ha dato, dà e darà in futuro i suoi frutti."
"Come è avvenuto per i caduti di Cefalonia - ha continuato Silvana Moscatelli - l'amministrazione comunale vuole ricordare i suoi figli che hanno dato la vita per i valori di libertà, di giustizia, di pace e di non violenza. È per questo che noi possiamo vivere in una città serena, pacifica e tollerante. La memoria dei caduti deve essere tramandata in quanto essi non tramandano la memoria di sé stessi m bensì dei valori in cui crediamo, patrimonio che deve essere salvaguardato ed accresciuto nel tempo".
Il monumento ad Enea Picchio, realizzato su disegno dell'arch. Vittorio Piazzano, è stato poi scoperto dall'Ammiraglio Bettini e da Antonio Picchio, fratello della Medaglia d'oro Enea.
Toccanti, infine, le parole del generale di Corpo d'Armata Alberto Ficuciello, consigliere militare del Presidente del Consiglio dei Ministri, soprattutto perché pronunciate proprio sotto all'insegna che intitola il viale al figlio Massimo, caduto a Nassirya, circa i valori di coraggio, altruismo, generosità e solidarietà.
"Le istituzioni, soprattutto quelle in uniforme sono colme di solidarietà - ha affermato - di persone che portano un sorriso, un aiuto morale e materiale a popolazioni lontane di cui, molto spesso, fatichiamo a collocare i territori in cui vivono sulla carta geografica"
"Novara è una terra a cui sono molto legato per ragioni personali - ha poi concluso - ed è la terra che ha dato i natali ai Buscaglia, ai Gherzi ed ai Picchio, ma soprattutto ha dato i natali anche a tanti anonimi eroi che nel quotidiano, con fatica e dedizione, fanno grande l'Italia".
La giornata è poi terminata presso il Teatro Coccia dove si è esibita la Banda Centrale della Marina Militare, composta da 102 musicisti, comandata dal Capitano di Vascello Alberto Claudio Marrone e diretta dal Maestro Direttore Capitano di Fregata Antonio Barbagallo che ha iniziato il suo splendido concerto con il suggestivo "Canto degli Italiani", generalmente noto come "Inno di Mameli", cantato in coro dai presenti in piedi sull'attenti.


*Testata:*
*Data:*	*02/11/2006*
*Numero:*	*121/129*