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I^ Nautistore Challenge Cup

"I^ Campionato VeListi in Blu..."

Rimini - 1-2 luglio 2000

Raccontare in modo lucido una esperienza entusiasmante, la prima "vera" regata, in mare, della tua vita penso che sia un po' come raccontare "la prima volta".

E' difficle trovare le parole per trasferire le emozioni, è difficile raccontare una storia che coinvolga tutti senza falsare la verità con le proprie interpretazioni.

L'amico Mauro Fornasari l'ha fatto invece molto bene, forse perchè lui è abituato a vivere queste esperienze. Per questo motivo la cronaca del campionato viene riportata pari pari dal suo raconto, pubblicato anche sul sito ufficiale della Nautistore Challenge.

Io mi limiterò a ricordare le emozioni della premiazione, dell'essere arrivati secondi, della medaglia al collo, portata i giorni successivi in ufficio, della coppa che lo skipper Mauro mi ha affidato in custodia ed ora fa bella mostra di se a casa in sala.

Questa è l'immagine della premiazione di domenica 2 luglio. Da sinistra vediamo il dr. Venturini, della ConfCommercio di Rimini, Piero "lo Sposo", io, Nada Riva, la randista, Mauro Fornasari, lo skipper, Angela Volpe, il prodiere ed Adele di BluRimini. Più a destra, seduto, l'amico Adriano Braga, patron di Nautistore.com, sponsor della manifestazione.

Ma ora diamo spazio al racconto di Mauro. Tutte le foto pubblicate sono state realizzate da "Fotostudio M" di Rimini.

 

1 Luglio 2000

Dopo essersi riposati da viaggi e bagordi del venerdì sera, gli equipaggi di VeListi, ansiosi nel sapere a chi sarebbe andata la coppa offerta dall'Amico Adriano, si sono presentati al Club Nautico di Rimini, si sono riconosciuti e hanno preso contatto con i Blu Sail, le barche che BluRimini ci ha noleggiato grazie a Max.

In tanti hanno finalmente conosciuto il mitico Mario, e subito se lo sarebbero litigati, vista la sua "forma" fisica. La giornata prevedeva vento e uno come lui o l'amico Giovanni Lucido avrebbero fatto comodo. Si è eseguito il sorteggio pubblico delle barche, che in pura teoria dovevano essere identiche ma che, come vedremo, qualcuno aveva probabilmente differenziato.

In questo fausto giorno oltre a conoscere i VeListi, quelli di cui oltre le idee e la firma elettronica non si sapeva come fosse nemmeno il colore dei "capelli", abbiamo incontrato Adele, "l'esattrice", colei che BLURIMINI, ha usato per regolare i conti senza che ne soffrissimo.

Bella ragazza, occhioni profondi di originale colore che però ben si addiceva con il livello della femminea bellezza delle partecipanti e delle Mogli dei partecipanti.....(che ruffiano che sono, ma sapete...c'era anche la Biondi).

Espletate le formalità saliamo in barca.

Tanto per sabotare un suo antagonista, Max mi ha messo in barca un genova con la stecca rotta, mi ha saldato il grillo di attacco della randa al boma e mi ha dato delle scotte da spi che non passavano nei barber.

"Strano", mi ha detto Johnatan, dell'organizzazione, ma poi è stato costretto a verificare la veridicità e a darmi il materiale giusto.

Intanto Mauro Bergami lasciava la banchina...ignaro del palamito da cento ami legato al bulbo della sua numero 7, sicuramente sabotata dall'amico Max

La barca di Mauro Abbate, pur sabotata, non avrebbe avuto problemi, in quanto Guido l'ha girata come un guanto e poi se l'è reinfilata prima che questa potesse galleggiare.

Proprio mentre col mio equipaggio, stavo lasciando la banchina, arriva un tipo con una mise poco marina, due baffetti da sparviero, che poi mi confesserà essergli utili nel suo secondo sport preferito, e chiede di Fornasari.

Stringe in una mano i pantaloncini corti e nell'altra un pacchetto di sigarette, di quelli che si aprono a libro e sul retro fanno vedere quello che sta davanti, lui la chiama telecamera e lui, Giallimg.

"Va bene", gli dico, " cambiati in meno di tre secondi, qui in mezzo alle barche o resti a terra", il tapino costretto a mostrare le chiappe bianche si è cambiato in fretta e poi è salito a bordo e non se lo perdonerà mai perché a parte le mani spellate, gli abbiamo rotto le ossa e sicuramente non avrà praticato altri "sport" quella stessa giornata. Forse la mattina dopo avrà avuto ancora nelle orecchie i miei comandi. Lui pensava che in regata si potesse avere il minimo a 50 giri al minuto, ma il minimo ..in regata..non esiste.

Prendiamo il mare, ma....dove è il comitato di regata ?? Forse pensavano che in mare si sarebbe stati meglio pranzati, e così invece di darci il via alle 13.30, con il fernettino o il limoncello che metteva il tappo al pasto hanno ammainato l'intelligenza un'ora in ritardo, certo che per il "tozzo" di pane pagatogli per esserci non avremmo potuto pretendere gli Umpire e il colpo di cannone da golfo di Auraki.

Il furbino di Max aveva notato che tutti si dava di spinnaker benissimo, Guido roteava il tangone come una majorette, la mia cerbiatta, Angela, volava sulla prua senza farsi sentire, Gummy con le sue lunghe leve poteva armare dal pozzetto e Vieri....beh Max sapeva del sabotaggio e non si curava né di Lui né della numero 7.

A Max invece mancava uno con la vocazione, c'era Franco, il compagno di Angela, ma si sa dei due è sempre meglio la donna, quindi Angela, c'era Loredano ma si era già dichiarato fuori all'iscrizione, c'era Ugo......lasciamo stare, non poteva far sta figuraccia con la figlia Elena, che naturalmente di prua non ne poteva sapere nulla visto che veniva da turista, apportando però molto dal punto di vista immagine..

Per questo pochi secondi prima della regata con un "cri cri chi ci sta venga qui", ha deciso di non dare spi, dicendolo solo a me, per essere sicuro che capissi e chiedendo al comitato di issare la bandiera verde.

"Quale bandiera verde...???" gli hanno risposto dal gommone, dopo questa però sono stati bravissimi, avevano l'orologio settato su un loro fuso orario, ma senza di loro non ci sarebbero state partenze.

I° regata

Alla prima regata partiamo tutti senza sapere cosa ci aspetti e Max ci mette in riga quasi subito e finirà primo.

Noi partiamo male, perché anche Stefano Meroni ha un suo fuso orario, così mentre diceva: "dieci secondi", il fuso del comitato era allo zero.

E' finita con al secondo posto il mio equipaggio, al terzo Mauro abbate, con un Guido che piangeva per non aver dato spi, (ci aveva provato, ma subito era stato cazziato).

Quarto Campanelli e dispersultimi che pescavano sgombri alla traina, Bergami, Lepore, Lucido e ....in pianto sommesso Vieri.

II° regata

Alla partenza della seconda regata me ne vado al fulmicotone, restiamo in testa fino alla seconda bolina, poi.....non so perché non ho sparato sui tailer, ........."il fioccoooooo, la base.......", lottato per due o tre minuti per mettere a segno, sul bordo scarso, e via terzo posto in un bordo solo.

L'errore l'ho commesso io, infatti ho chiesto una virata sulla boa nel giro di 2 secondi e probabilmente c'era chi non aveva ..capito..

Così ho perso la mia occasione, anche perché Max (accampando la scusa di uno scivolone), ha compiuto un bellissimo 360° lasciandosi raggiungere da Mauro Abbate che naturalmente ha finito primo, con Max al secondo posto e Noi al terzo.

Durante il mio arrivo, mentre Guido stendeva il braccio in segno di saluto, flettendolo poi violentemente, dalla sua barca si levava un grido che, se non ho capito bene, era del tipo:........"Fornasari...fan culo!".

Ancora quarto Campanelli e dispersultimi che pescavano occhioni alla traina Bergami, Lepore, Lucido e Vieri....in pianto dirotto.

opps......noto un pacchetto di sigarette...in pozzetto, spappolato, che sia la telecamera.....no....sono MS, quindi tutta salute pestarle fra le cime e le scotte.

III° regata

Nessuna storia, Max vince ancora, ma io torno secondo e Guido Colombo si riprende un "fan culo" con interessi e affini.

Costanti invece nel rendimento, Campanelli quarto e pescando guglie alla traina, Mauro Bergami, Mario Lepore Giovanni Lucido e Vieri Merlini che cercava di impiccarsi all'albero dalla disperazione.

Finiti i giochi e fatta una doccia, ci siamo ritrovati tutti a tavola a mangiare pesce, quello pescato dai velisti di cui nomi e cognomi fatti sopra. (hanno fatto patta col costo della camera, dopo una dura trattativa con l'albergatore).

Qui abbiamo ricevuto anche gli onori del nostro pubblico, Cantarone, venuto da Ravenna, con la sua barca, solo per vedere le nostre regate.

 

2 luglio 2000

La mattina dopo si sono risorteggiate le barche, a Max è andata la mia, a me quella di Max ....e subito guarda caso c'era la stecca rotta nel fiocco e mancava addirittura il grillo della mura di randa, (scarsa fantasia il suo sicario).

La numero 7 stavolta toccava a Campanelli, che già ne aveva una meno fortunata e Bergami si è trovato al timone di quella di Abbate.

Il sottoscritto nel frattempo aveva giurato a quest'ultimo, Guido e Roberto, che in partenza li avrebbe curati bene, perchè erano loro gli uomini da battere, nonostante il nostro sponsor, Braga Adriano, fosse ospite sulla loro barca.

L'equipaggio di Mauro Bergami finalmente aveva ricevuto un altra barca, ma non si sentiva tranquillo, poteva essere l'omologazione del loro risultato o la loro rivincita, c'era meno da vincere, di quanto si sarebbe potuto perdere.

IV° regata

Siamo in prepartenza, e prendo la poppa dei miei avversari, il mio equipaggio è perfetto, Giallimg non c'è, ma Nada ha reclutato lo Sposo, che con le sue pensate e dopo spiegazioni ingegneristiche sul click di scotta, ha regolato le vele perfettamente, non quanto Nada la randa, ma si sa...vale per Franco e anche per Piero, le donne fanno sempre meglio.

Si fa un po' di Match race.

Dato che come dice Cino ricci: "..l'avversario non va battuto, va masssacrato", ho maltrattato un po' i miei ragazzi, con la sorpresa di Zampighi, che ...non aveva ricevuto l'avvertimento.

Siamo addirittura partiti davanti a Max, ma Lui, approfitando del fatto che non volevo cambiare bordo per tenere sventato Abbate, mi ha ripreso in pochi minuti..... va bene...va bene.... inutile è stato il migliore e va detto, ma restava comunque anche il padrone delle barche.

Ma la cosa che più riempe il cuore è che ce la fanno, ...si ...loro....Bergami, Lepore, Lucido e Vieri, con loro grande stupore si trovano secondi, e ci restano fino alla fine della regata.

Finalmente in gioco capiscono che non era stata colpa loro, che non era un problema di manico, ma della bava del palmito, ci voleva di una misura più fine, infatti nemmeno un pesce quella sera ma..... finalmente Vieri sorrideva.

Così la quarta regata che ha solo deciso solo chi dovesse essere il secondo del "Campionato veListi in Blu..", ha omologato il seguente risultato:

 
I° Campionato VeListi in Blu....
Rimini, 1-2 Luglio 2000
skipper
 
equipaggio
Max Magrini
il preside Ugo Marinelli, Franco (a v), Loredano Tessitore, Elena Marinelli.
Mauro Fornasari
II°
Nada Riva, Stefano Meroni, Angela Volpe, con la collaborazione dello Sposo e di Giallimg.
Mauro Abbate
III°
Guido Colombo, Daniele Zampighi, Roberto Panizza, e la straordinaria partecipazione domenicale di Adriano.
Mauro Bergami
IV°
Mario Lepore, Giovanni Lucido, Vieri Merlini.
Daniele Campanelli

Lavinia Antico, Gummy dai mille alias, Marcello bergami il tranquillo dottore.

Ma la cosa più importante sta nel fatto che è stata assegnata la Coppa nautistore CHALLENGE a MAX MAGRINI

che la rimetterà in palio il prossimo anno.

La premiazione si è svolta grazie ancora all'ospitalità del CLUB NAUTICO DI RIMINI, a cui va il nostro ringraziamento, che ci ha ospitato grazie anche al contesto BLURIMINI.

Sono state assegnate le coppe ai primi tre classificati e medaglie a tutti i partecipanti. Hanno presenziato alla presentazione il Presidente dell ConfCommercio di Rimini Dott. Stefano Venturini e la sig.na Adele di BLURIMINI, che non si è potuta sottrarre al bacio dei premiati.

Inoltre grazie alla diponibilità di nautistore.com, che ha offerto validissimi premi da sorteggiare fra i partecipanti.

un VHF portatile guantato da Franco compagno di Angela Volpe,

una bussola da rilevamento rubata da Ugo Marinelli dopo un cincischiamento nel "cappellino da estrazione" rigorosamente da VeLista,

una cintura da life-line, che Vieri pensa ancora si usi per salire l'albero,

un barometro per Lavinia, che finalmente potrà conoscere il tempo senza avere mal di testa e in ultimo,

una custodia stagna da cellulare, con cui Abbate ha mantenuto asciutto il telefono durante il suo pianto in macchina per le botte prese in partenza.

A me??? ... a parte una indesiderata sfumatura giornalistica, è andata la soddisfazione di aver visto una cosa, inventata con Max e Ugo, andare a finire nel modo migliore, aver catalizzato un evento fino a goderne.

Grazie ragazzi, al prossimo anno e ....strappiamo la Coppa al "Romagnolo".

.........della Coppa Nautistore ho dovuto parlarvi, ma quando lo faccio è come se una spina di pesce mi si infilasse in gola..bha..chissà come mai............?

(Mauro Fornasari).