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III^ Regata di Mezzaestate

UISP Viareggio

 
Viareggio (LU) - 23 luglio 2000

La bella esperienza viareggina si ripete domenica 23 luglio 2000. Come promesso la settimana precedente, sono nuovamente con Sandro Baroni ed il suo gruppo di amici per una regata UISP, la III^ Regata di Mezzaestate, un percorso a bastone nel mare antistante il porto di Viareggio.

Questa volta, tra i VeListi, mancherà Enzo Carrino, impegnato in quel di Portovenere, mentre ci sarà Silvia Giamberrini, la pisana reduce dalle burrasche tirreniche dei giorni scorsi.

In effetti l'attesa di conoscere Silvia si fa sentire parecchio. L'appuntamento davanti al C.R.O. di Viareggio viene posticipato in quanto i Fiorentini hanno pensato bene di scendere tutti e contemporaneamente al mare, intasando l'autostrada e costringendo Silvia ed i suoi amici a sciropparsi una discreta coda per arrivare. Silvia è una laureata in chimica che si occupa di ricerca in materia ambientale, è armatrice di "Principessa Sissi", un Show 29 ed è prodiera di ruolo su "Mefisto", una specie di Formula Uno per regate.

Fortunatamente l'autostrada grazia Silvia ed i suoi amici, in modo che, dopo le presentazioni di rito, un caffè e via, verso "Scabodda", per armarla ed uscire in mare.

Silvia, "dal vero", è una donna formidabile. Un vero vulcano. Riesce a coniugare le elevate capacità sia velistiche che professionali che possiede con una personalità ed una simpatia che non hanno eguali.

Raggiunta la "Scabodda", una bella barca di circa 7 metri in legno, di quelle di una volta, di quelle che ti fanno capire subito di essere fatte per il mare, ormeggiata nel canale, si mollano gli ormeggi e si esce, non prima di essere passati alla Darsena della Madonnina a suddividere gli equipaggi con gli amici di Sandro.

Questa domenica, del gruppo, uscirà anche il "Pàmpero", "Alice por el viento" ed un'altra barca.

Il vento, fuori la diga foranea, è abbastanza forte e comincia ad alzarsi un po' di onda. Sandro e Silvia preparano il circuito per dare Spi, mentre io prendo il timone.

La barca, solo con randa e genoa cerca di planare sull'onda al lasco, 5,6 - 6 nodi sul GPS. Viene issato lo spi. "Scabodda" accelera ma ... la varea di braccio del tangone si apre ed esce la scotta, lo spi si gonfia e la barca strapoggia. Ragazzi che infarto !!! Poi si riporta all'orza il tutto e si recuprera da poppa lo spi. Si rimonta il tutto e si riprende a "volare".

Intanto l'ora della partenza della regata si avvicina e ci portiamo verso la linea di partenza. Il vento è sempre abbastanza forte ed iniziano i 5 minuti (questa volta realmente 5) di prepartenza. Una nuvola dispettosa di rovescia un po' di pioggia, non molta ma purtroppo sufficiente per fare calare completamente il vento.

L'ora successiva viene passata a combattere contro l'onda residua, troppo forte e troppo angolata per l'alito di vento residuo. Alla fine si decide di ritirarsi e di portarsi fuori del campo di regata per un buon bagno e per assaggiare la "Panzanella" preparata da Sandro. Più tardi sapremo che anche il "Rivetto" aveva abbandonato per mancanza di vento, mentre il "Pàmpero" di Paolo ha invece faticosamente concluso la regata, classificandosi primo di classe e secondo assoluto. Onori a lui !!.

Personalmente ho dovuto riscontrare, per la prima volta, che il mare senza vento mi ha per così dire "ribaltato" un pochino, tanto che, anche senza arrivare ad eccessi palesi, un principio di "mal di mare" mi ha costretto ad essere "di poca compagnia" e, per sicurezza, a non assaggiare i manicaretti di Sandro. Sceso a terra però, non mi sono perduto l'eccellente Muller Thurgau di Silvia.