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XVII^ Raduno Velico per cabinati

"La Vela per la Vita"

Belgirate - 16 giugno 2001

A tempo di record, dopo la Tromba d'aria di Venerdì 25 maggio 2001, la barca è pronta ed iscritta alla XVII^ edizione della Regata di Belgirate "La Vela per La Vita".

L'equipaggio di Tatapa Italia non è il solito, non c'è possibilità di portare Paola e Marta, sette mesi, ancora troppo piccola nè Filippo. Andremo in regata con Adriano Braga, randista e tailer, Guido Colombo, prodiere, tattico e non solo, e Stefano come timoniere e skipper.

La giornata non è bella, il tempo sembra più da girone infernale Dantesco che primaverile, nuvoloni scuri, minacciosi, l'umido che sale dalle montagne circostanti ed un vento, un po' rafficato, freddo e pungente.

La barca è iscritta, ci troviamo alle 11 al Club Nautico Stresa, base nautica di Tatapa Italia.

Si decide di andare, con l'accordo che, qualora avesse cominciato a piovere in modo copioso, ci saremmo ritirati. Si prova la barca, cominciano ad uscire i primi difetti, scotte corte, lo spi non arriva in pozzetto, le manovre del genoa sono mal congeniate, "demenziali" le definirà Adriano. Guido risolve tutti i problemi, andiamo sulla linea di partenza. Guido fa la tattica, partiamo in boa, mure a dritta e poi viriamo subito.

Ci avviciniamo ma siamo in anticipo, "musata" al vento, ripartiamo, andiamo ad accelerare ma ci troviamo una barca lanciata, mura a sinistra in rotta di collisione, non si sposta e .... il mio amore per Tatapa Italia e l'inesperienza sul campo di regata mi fa prendere la decisione, forse più sbagliata, di fare un bel 360° ed evitare problemi. Tatapa Italia è salva ma ormai partiamo fra gli ultimi. Bordo di bolina, cercando di recuperare qualcosa ma con difficoltà, il vento rinforza, il pozzetto si riempie di acqua che passa dall'ombrinale.

Arriviamo alla virata in boa. Guido fa puntare la boa per orzare appena prima e passarla stretti. Non abbiamo gli orologi sincronizzati, evidentemente, ed il suo, giusto, appena prima, diventa il "due o trecento metri" prima mio. Altro errore dettato da inesperienza ed emozione. Nuovo bordo, nuova virata e, con calma, vanno su i 24 metri quadri di spinnaker aimmetrico giallo e blu. Giù il genoa e manca anche qualcosa per legarlo alla battagliola. Pazienza, si rimedia. Tatapa Italia intanto vola, il cielo si scurisce e siamo già alla boa di poppa. Giu lo spi, su il genoa.

Ricominciamo a bolinare e ci troviamo in mezzo agli ingaggi di Bravissima (prima assoluta) e Mediatel (seconda). Loro, però sono alla conclusione, mentre a noi manca un giro. Davanti a noi parecchie barche, ma anche dietro si scorgono tante vele bianche. Comincia a piovere. La tensione è tanta che non me ne accorgo. Nonostante il freddo sto timonando in maglietta a maniche corte mentre tutti hanno maglione e cerata.

Sopravanziamo "Uè", un Brio Janneau di un metro più lungo di noi, arriviamo in boa, viriamo e diamo spi. In questo secondo lato di poppa, il vento è rinforzato parecchio. Pochi danno spi, vanno a vele bianche. Noi, con l'assimmetrico abbiamo una marcia in più, recuperiamo, segliamo il lato sotto costa, "Uè" va a centro lago. Si cammina, è un sogno, e come tutti i sogni presto svaniscono. Il vento sotto riva cala, un buco, mentre a centro lago soffia ancora. Torna il vento. siamo in boa, giù spi e su genoa, manovra perfetta. "Uè" è sempre dietro, vicino, decidiamo di marcarlo, viriamo quando va a virare. Il vento rinforza, parecchio, il lago è ormai coperto di "ochette bianche". La sponda di Verbania non si vede più a causa della pioggia, ultimo bordo, verso riva. Tatapa Italia ed Uè sono vicinissime, difficile è capire chi, sull'allineamento di arrivo sia davanti, il vento cresce ancora, bolina stretta, tutto a segno, cazzato al massimo, il timone è duro, pesante, la barca cerca di andare all'orza, tutti sopravvento, Adriano ed io siamo abbastanza pesanti, la falchetta quasi in acqua, fino alla sirena di arrivo, sirena che suona per Tatapa Italia esattamente sette secondi prima che per "Uè".

Classifica Classe E - Fino a 6 merti L.F.T.
 
Barca

Skipper

Tempo
Jonathan Susanna Giorgio
2.40.08
Squalo Rovatti Giovanni
2.40.56
Tatapa Italia Meroni Stefano
3.03.35
Colpo di Fulmine Cerutti Damiano
3.16.03
Peue Bussandri Riccardo
3.17.02
Delfina Vigna Giuseppe
D.N.C.
Naan Pasciariello Giuseppe
RET.
Take Five Triulzi Walter
RET.

I miei compagni, il mio "grande equipaggio", sono abituati a queste emozioni, a me quella sirena, in quelle condizioni, ha fatto lo stesso effetto di quando ho visto per la prima volta Filippo e Marta. Un groppo in gola, di emozione, gli occhi lucidi che a stento riesco a nascondere, venti o trenta secondi di mutismo completo, che per chi conosce la mia parlantina è una cosa assai rara e preoccupante. Poi l'emozione e la voce tremante passa e resta la soddisfazione. Per la cronaca abbiamo chiuso la regata in 3 ore, 3 minuti e 35 secondi. Siamo al 47° posto assoluto (su 70 barche partecipanti) in tempo reale e 3° (su 8) nella nostra classe, fino a sei metri.

Podio, è la prima volta sia per me che per Tatapa Italia. Dietro a noi la Classifica Generale 2001 riporterà barche molto più grosse, oltre i dieci metri, ed equipaggi abituati alle regate.

Abbattiamo randa e genoa e montiamo il motore. Il temporale si avvicina, buttiamo sotto coperta le vele, ormeggiamo in boa e chiudiamo tutto, scendiamo a terra ed il nubifragio si scatena. Noi ormai siamo al coperto. La regata è finita. Ce l'abbiamo fatta.

Se non avessi avuto in barca Adriano e Guido, in quelle condizioni metereologiche non avrei mai slegato gli ormeggi. Di questo ne sono certo. Ho imparato parecchio in quel pomeriggio con loro. I loro consigli sono stati preziosi e stiamo lavorando per portare un po' della loro esperienza su Tatapa Italia.

Grazie, ragazzi!!

E poi ho avuto la conferma di quanto ho sempre pensato e che molti affermano: una buona barca non è niente senza un buon equipaggio, mentre un buon equipaggio è vincente su qualsiasi barca.

E io, sabato 16 giugno 2001, ho avuto la fortuna e l'onore di avere a bordo di Tatapa Italia un grande equipaggio.

L'equipaggio di Tatapa Italia:

Stefano Meroni

Adriano Braga

Guido Colombo