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Tromba d'aria

Era il pomeriggio di Venerdì 25 maggio 2001.

Nel tardo pomeriggio, da Novara, si vedevano nuvoloni scuri di temporale addensarsi su Milano e verso Nord. Gli aerei in atterraggio all'Areoporto internazionale di Malpensa volavano bassi e seguivano rotte di avvicinamento diverse dalle solite, passavano sulla città invece si seguire rotte lineari molto più a Est.

Tutti noi pensavamo al solito temporale di primavera inoltrata ma..... il giorno seguente, sabato, scoprimmo che era qualcosa di più.

Sul Lago Maggiore si era abbattuta una tromba d'aria. Tatapa Italia, solidamente ormeggiata alla sua boa al Club Nautico Stresa, non aveva registrato problemi.

Purtroppo, da qualche cantiere attorno, una barca a vela aveva rotto gli ormeggi e stava andando alla deriva sul lago. Dopo aver toccato il Dufur 24 del Club, andava ad appoggiarsi a Tatapa Italia prima di tornare alla deriva.

L'incontro tra le due barche, la prima probabilmente più grande, faceva un po' di danni a Tatapa Italia: il candeliere è stato completamente piegato ed il pulpito di prua, pur senza essere divelto, completamente deformato.

Per entrambi i pezzi, non più giovanissimi, avevamo in progetto, prima o poi, un rifacimento. Facendo di necessità virtù abbiamo rimosso il tutto ed iniziato a pensare alla riparazione.

Purtroppo l'incidente aveva lasciato un'altra ferita in Tatapa Italia, una ferita che, molto probabilmente, le impedirà di partecipare alla XVII edizione della Regata di Belgirate "La Vela per la Vita".

L'albero dell'altra barca aveva agganciato il paterazzo di Tatapa Italia rompendo la penna di tenuta dello stesso in testa d'albero. Con questo colpo, Tatapa Italia non erà più in condizioni di navigare.

Tatapa Italia è stata subito disalberata per evitare danni maggiori.

Abbiamo incominciato subito la ricerca di chi poteva sostituire il pezzo. Con ancora la speranza di riuscire a riparare il tutto in tempo per l'appuntamento con la regata.

Per lunghi giorni Tatapa Italia galleggiò spoglia del suo albero e dei suoi accessori, tristemente, alla boa del Club Nautico Stresa, mentre noi, con tutti i mezzi che disponiamo, telefono, Internet, Mauro Fornasari, correvamo su e giù per la pianura Padana cercando di risolvere tutto, insieme, presto e, possibilmente, bene.

La riparazione del pulpito e la sostituzione di candelieri e battagliola non fu, da subito, un problema. L'amico Giancarlo, esperto fabbro di Mandello, vicino a Novara, ripristinò il pulpito e rifece nuovi i candelieri in poco tempo. La battagliola venne sostituita da una cima in spectra.

La riparazione della testa dell'albero si rivelò, al contrario, complicata. Dopo un giorno passato su e giù per la Lombardia alla ricerca di un alberaio che potesse rimettere in navigazione Tatapa Italia, senza risolvere nulla, delusi da esorbitanti richieste economiche e da tempi di consegna improponibili (dopo l'estate), l'amico Mauro Fornasari di Bologna fece il miracolo. In un pugno di giorni, nonostante l'impegno profuso dal corriere UPS nell'ostacolare la consegna del pacco contenente la testa dell'albero, riparò alla perfezione il pezzo, saldandolo e riverniciandolo. Una mezza giornata di lavoro al Club Nautico Stresa, l'aiuto degli amici di Stresa per riarmare l'albero e Tatapa Italia era di nuovo pronta a navigare.

E quel che più conta, in tempo per la Regata di Belgirate "La Vela per la Vita".